Università, heritage, infrastrutture digitali: l’iniziativa di DigiLab

Autori

  • Giovanni Ragone

Parole chiave:

Ambiente digitale, Istituzioni culturali, E_Learning, Digital Library, Formazione

Abstract

Vere e proprie rivoluzioni sono in vista per le istituzioni culturali che affrontano una transizione storica e fra queste c’è un sostanziale ripensamento e una riconversione del tessuto stesso sia delle pratiche che delle scienze dell’heritage.
A partire dalla ridefinizione e ricostituzione dello stesso ambiente in cui lavorare, dei “luoghi” della cultura in cui abitare e studiare: o si lavora per diventare strutture ibride con l’ambiente digitale, affrontando una mutazione complessa,
o  si  rischia  l’obsolescenza.  Per  quanto  riguarda  le  università,  l’ingessamento dell’organizzazione disciplinare e la separazione delle diverse funzioni (formazione superiore, ricerca, formazione per il lavoro, collaborazione con enti terri-
toriali e imprese) rende soprattutto le humanities tendenzialmente incompatibili con il paradigma delle reti, che è antitetico a ogni distinzione e votato alla disponibilità  “orizzontale”  di  ogni  genere  di  operazione.  Le  scienze  umane  dovrebbero ibridarsi con una infrastruttura che le immerga nelle culture digitali, e che le rigeneri in una università delle reti. Tra e-learning, sistemi di digital library e altre esperienze in corso, l’articolo individua alcune linee di tendenza sulle quali si va sviluppando in Sapienza l’esperienza di DigiLab.

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Pubblicato

2013-03-20

Come citare

Ragone, G. (2013). Università, heritage, infrastrutture digitali: l’iniziativa di DigiLab. DigItalia, 7(2), 53–63. Recuperato da https://digitalia.cultura.gov.it/article/view/579

Fascicolo

Sezione

Saggi

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