International Standard Manuscript Identifier (ISMI): pour un registre électronique des identifiants des livres manuscrits

Autori

  • François Bougard CNRS - IRHT, Paris
  • Matthieu Cassin CNRS - IRHT, Paris
  • William Duba Université de Fribourg
  • Claudia Fabian BSB München
  • Christoph Flüeler Université de Fribourg
  • Anne-Marie Turcan-Verkerk EPHE-PSL

DOI:

https://doi.org/10.36181/digitalia-00003

Parole chiave:

Manuscrit, Interopérabilité, Identifiant, Linked Open Data

Abstract

Lo sviluppo delle risorse digitali e della ricerca scientifica online sta creando nuovi requisiti di interoperabilità e di vocabolario comune. Il libro manoscritto è direttamente interessato da questa sfida, a causa dell’eterogeneità dei sistemi di vocabolario e delle variazioni nell’espressione delle segnature: non solo lo stesso manoscritto è stato designato in diversi modi diversi nel corso della sua storia, in quanto è stato spostato e il patrimonio è stato riclassificato, ma è ancora oggi spesso designato in modi diversi. Queste ambiguità rendono difficile l’aggregazione delle informazioni su Internet. Per superare questi problemi, il Consorzio ISMI, costituito nel novembre 2018, propone di creare un identificatore numerico o alfanumerico universale per l’oggetto manoscritto (e non per la sua riproduzione digitale o la sua registrazione in un catalogo) sulla base di un accordo internazionale. I vocabolari così sviluppati, che si rivolgeranno inizialmente ai manoscritti medievali, saranno basati su Open Linked Data.

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Pubblicato

2020-06-24

Come citare

Bougard, F., Cassin, M., Duba, W., Fabian, C., Flüeler C., & Turcan-Verkerk, A.-M. (2020). International Standard Manuscript Identifier (ISMI): pour un registre électronique des identifiants des livres manuscrits. DigItalia, 15(1), 45–52. https://doi.org/10.36181/digitalia-00003

Fascicolo

Sezione

Progetti