L’esperienza LOD (Linked Open Data) del Museo Galileo

Autori

  • Stefano Casati
  • Tiziana Possemato

Abstract

La Biblioteca digitale del Museo Galileo è stata istituita nel 2004 per offrire un servizio di consultazione di opere rare e importanti per la comunità degli storici della scienza. L'analisi delle esigenze specifiche del Museo Galileo ha successivamente mutato questo obiettivo, sottolineando l'esigenza di un progetto molto più ambizioso. Questa nuova fase è stata finalizzata alla creazione di un sistema informativo adeguato per la raccolta e il miglioramento delle diverse tipologie di risorse digitali - immagini, testi, video, suoni, animazioni, ecc. In questo contesto si
inserisce il progetto MINERV@, che realizza un dataset secondo i principi dei Linked Open Data dal titolo “Banca dati Museo Galileo: strumenti, libri, fotografie, documenti”. ALIADA è il framework open source di pre-lavorazione dei dati utilizzato nel progetto MINERV@, capace di automatizzare l’intero processo di creazione e pubblicazione di linked open data indipendentemente dal formato di origine dei dati. L’adozione dei LOD richiede alcune considerazioni e valutazioni di fattori quali: la qualità dei risultati ottenuti, le competenze necessarie per la realizzazione di un progetto, i costi di realizzazione. Il progetto MINERV@ dovrebbe rappresentare un punto di partenza di un più ricco percorso evolutivo:
connettere il Museo Galileo a una rete di operatori culturali in grado di dare nuovo slancio all’economia digitale e offrire risorse all’industria culturale e creativa.

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Pubblicato

2016-04-21

Come citare

Casati, S., & Possemato, T. (2016). L’esperienza LOD (Linked Open Data) del Museo Galileo. DigItalia, 10(1/2), 40–48. Recuperato da https://digitalia.cultura.gov.it/article/view/1472

Fascicolo

Sezione

Saggi