Licenze d’uso e valorizzazione della ricerca umanistica

Autori

  • Maurizio Lana

Abstract

Attualmente sul terreno della pubblicazione degli esiti della ricerca scientifi-
ca si fronteggiano l’approccio tradizionale che vuole porre tutto sotto la rigi-
da protezione del diritto d’autore e l’approccio dell’accesso aperto nelle sue
varie forme, tra le quali  sta  prendendo forza quella dell’accesso privo di
qualsiasi vincolo (CCBY in ambito europeo e CC0 in ambito angloamericano).
La ricerca scientifica in ambito umanistico è tradizionalmente reputata priva
di valore economico e contemporaneamente tale da non suscitare interessi
economici (se non nell’ambito  dell’editoria). Ma la produzione di dati nel
mondo digitale, tanto più se Linked Open Data, può innescare l’interesse per
lo sfruttamento economico  della  ricerca umanistica e gli studiosi devono
quindi decidere come valorizzarla, anche decidendo come renderla economi-
camente produttiva.  Per  uscire,  quando possibile, dal vicolo cieco secondo
cui “la ricerca umanistica non produce valore economico e quindi non merita
di essere finanziata”.

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Pubblicato

2014-12-04

Come citare

Lana, M. (2014). Licenze d’uso e valorizzazione della ricerca umanistica. DigItalia, 9(1), 45–66. Recuperato da https://digitalia.cultura.gov.it/article/view/1055

Fascicolo

Sezione

Saggi